Alleanza Italiana Stop 5G promuove il finanziamento pubblico della ricerca indipendente sul 5G

Come indicato nella Risoluzione di Vicovaro 2019, l'Alleanza Italiana Stop 5G promuove attraverso i Comuni d'Italia un'azione di co-finanziamento pubblico per svolgere una ricerca scientifica libera e indipendente che studi gli effetti sanitari delle inesplorate radiofrequenze onde non ionizzanti usate dal 5G.

 

 

Da un'idea dell'Ing. Andrea Maschio (referente regionale dell'Alleanza Italiana Stop 5G per il Trentino Alto Adige), si chiede ai Comuni italiani di partecipare al co-finanziamento pubblico di uno studio non conflitto da interessi con l'industria per valutare gli effetti biologici non termici delle bande usate dal 5G.


Il 5G, come svelato da un'audizione nel Senato americano, è infatti privo di studi sanitari preliminari.

 

"Dopo Vicovaro nel testo approvato dal consenso dell'alleanza e letto all'assise da Maurizio Martucci, l'annuncio in Svizzera nella nascita dell'Alleanza Europea Stop 5G della disponibilità ad effettuare il test da parte della scienziata Fiorella Belpoggi (direttrice centro per la ricerca sul cancro Cesare Maltoni, Istituto Ramazzini), poi il primo stanziamento di 30.000 euro approvato nel Consiglio Comunale di Trento grazie all'azione incisiva dell'Ing. Andrea Maschio, l'esempio seguito dai piccoli centri e infine il colpo grosso incassato nel Consiglio Comunale di Torino dall'Ing. Aldo Curarella (stanziati 45.000 euro) che porta così alla complessiva cifra di 77.000 euro l'ammontare del piccolo tesoretto su cui puntare per vederci chiaro, smascherando così il lato oscuro dell'Internet delle cose."